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Storie di vita e emozioni

Progetti

PREDIS, la nazione negata

Cinema
PROGETTO

Documentario

ANNO

2020

DURATA

66 min

REGIA

Massimo Garlatti-Costa

PRODUZIONE

Elisabetta Ursella

CON

Riccardo Garlatti- Costa, Francesco Mansutti, Federico Garlatti Costa, Eddi Bortolussi, Lucio Peressi, Giacomo Viola, Antonio Colussi, Celestino Vezzi, Angelo Floramo

PREDIS, la nazione negata‘ racconta la storia dell’indipendentismo friulano nel corso del Novecento, attraverso le figure di tre ‘preti combattenti friulani’ che hanno cercato di destare la coscienza del loro popolo affinché si riappropriasse della propria storia, cultura, lingua ma soprattutto della propria identità.

Una produzione Raja Films e Belka Media, realizzato con il supporto di: Arlef Agenzia Regionale per la Lingua Friulana, Fondo Regionale dell’Audiovisivo FVG, Film Fund – Film Commission FVG, Glesie Furlane APS

PREDIS, la nazione negata è il secondo film della trilogia dedicata alla storia e all’identità del Friuli, prequel del documentario MISSUS, l’ultima battaglia (2017). Ambientato nel Novecento friulano, il film racconta le vite di tre preti – Don Giuseppe Marchetti, Don Francesco Placereani e Don Antonio Bellina – che hanno dedicato la propria esistenza a risvegliare nel popolo friulano la consapevolezza della propria lingua, della propria cultura e del diritto di esistere come comunità.

Attraverso ricostruzioni storiche, testimonianze dirette e materiali d’archivio, il film intreccia le biografie dei tre protagonisti con i momenti cruciali della storia del Friuli: le guerre, l’emigrazione, il terremoto. Don Marchetti è il padre della grammatica friulana, Don Placereani ha dato voce a una visione politica di autonomia, Don Bellina ha intuito i pericoli della globalizzazione culturale. Tre figure profetiche, scomode e poco riconosciute, che hanno lasciato un’eredità ancora viva.

Girato in un suggestivo bianco e nero che evoca un Friuli sospeso nel tempo, il film alterna immagini liriche a riprese in Super 8 degli anni Settanta, ricostruendo un paesaggio umano e fisico fatto di terra, nuvole, silenzi e memoria. PREDIS non è solo un’opera di ricostruzione storica: è un racconto di resistenza culturale, un invito a riscoprire una voce collettiva troppo a lungo soffocata.

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